Dopo il Mondiale di basket: i numeri della prima volta della Germania

Il percorso della nazionale tedesca al Mondiale nippo-filippino è clamoroso. Perfetto, anzi: 8 vittorie su altrettante gare giocate e diverse leggi del basket sovvertite. Per esempio, quella della superiorità statunitense: la semifinale Germania-Usa entrerà probabilmente nella storia della pallacanestro per nazionali, un 113-111 da far vedere nelle scuole. Ma non solo: i tedeschi hanno superato altri ostacoli complicatissimi come Australia, Slovenia e soprattutto Serbia, in finale.

E pensare che al Mondiale mancavano Hartenstein e Kleber, elementi di talento del roster di coach Herbert. Ma la qualità tedesca si è sprigionata ugualmente, grazie alla solidità di Wagner, un Obst capace di abbattere gli Usa in semifinale con 24 punti, ed il cinismo di Schroder, MVP della finalissima contro la Serbia con un conto di 28 punti, 2 assist e 2 rimbalzi. La solidità della Germania si è vista anche negli ultimi periodi di tre gare a eliminazione diretta: i ragazzi di Herbert sono arrivati ad avere un vantaggio a due cifre, andando spesso vicini a dilapidarlo, ma senza mai crollare.

Barcolla ma non cede, e questo è sintomo di enorme forza. La Germania chiude il Mondiale con dei numeri difensivi spettacolari: eccezion fatta per la gara con gli Usa (dove era impensabile subire meno di 100 punti), i tedeschi non hanno mai incassato più di 82 punti in una gara (è accaduto contro l'Australia, un'altra delle sfide complicate eppure portate a casa). La forza è la difesa, come la marcatura su Bogdanovic in finale: continuando così, ci sarà da fare i conti coi tedeschi in zona medaglia anche a Parigi 2024.

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