L'ANALISI

L’investitura Lakers a Davis: vale davvero un rinnovo da 186 milioni?

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L'ex Pelicans ha messo la firma su un contratto da primo violino che lo porterà a diventare il dopo LeBron: i suoi numeri
Lorenzo Topello

Una firma sul contratto che blinda Anthony Davis a Los Angeles. Una firma da 186 milioni di dollari su un accordo che entrerà in vigore nel 2025 e durerà fino al 2028, quando AD avrà 35 anni. Una dichiarazione di dipendenza da parte dei gialloviola nei confronti del giocatore ex Pelicans che era già sotto contratto per 189 milioni di dollari a partire dallo scorso 2020. Il post LeBron James sarà affidato a lui.

Investimento o azzardo?

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Un'investitura meritata? I numeri dell'ultima stagione di Davis sembrano dire di sì: a 30 anni ha centrato una media da 25.9 punti a partita in 56 gare, con 12.6 rimbalzi e 2 stoppate, tirando col 56% dal campo. Tradotto: la miglior annata di Davis in gialloviola assieme alla prima, quella segnata dall'arrivo drammatico della pandemia che vide i Lakers trionfare nella bolla di Orlando con quello che è stato finora il loro ultimo anello.

Il salario di Davis, una cifra annua di 62 milioni, è già da record: superati i 60.7 di Jaylen Brown coi Boston Celtics. Se i numeri statistici del 2022-23 di AD convincono, in molti hanno storto il naso osservando la sua tenuta fisica. Anche nella sua miglior stagione, quella appena trascorsa, ha saltato diversi incontri per infortunio: ecco perché quella dei Lakers appare comunque come una scommessa. Vale la pena notare che comunque Davis ha giocato, dalla stagione 2019-20, 194 partite. Ovvero, più gare di George, Curry, Irving e Leonard. Non sono numeri da infermeria.

Rimarrà in gialloviola fino a 35 anni: nella stagione che sta per partire lui e James proveranno a togliersi un altro sfizio centrando il loro secondo anello con LA, affiancati da Reaves, Hachimura e Gabe Vincent.