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Cavani, Lanzini, Vidal e… un ex Pescara: riecco il sogno Libertadores

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Sono diversi i trasferimenti in Sud America alla ricerca della Copa più importante: il Matador infiamma il Boca, ma occhio anche a Valencia e non solo
Lorenzo Topello

Provarci è un dovere, conquistarla un sogno. La Copa Libertadores infiamma i desideri delle 16 grandi d'America. E soprattutto ingolosisce volti noti del calcio mondiale, campioni all'ultima scommessa della carriera, fuoriclasse che preferiscono l'incendiaria atmosfera australe ai milioni arabi. E che, soprattutto, sognano di alzare il trofeo più importante del Sud America.

Il primo in questo 2023 a segnare la rotta verso l'altra parte dell'Atlantico è stato Marcelo. Il brasiliano, dopo aver scritto la storia del Real, è tornato a casa, al Fluminense, lo scorso febbraio. Ma non è andata benissimo, finora: 16 presenze in cinque mesi, un gol segnato e soprattutto l'espulsione (anche sfortunata) rimediata nell'andata degli ottavi di finale contro l'Argentinos Juniors. Non potrà dare il suo contributo al ritorno, nella notte fra l'8 e il 9 agosto.

Non ha invece perso tempo Enner Valencia. A 33 anni e dopo un Mondiale da protagonista con l'Ecuador, l'attaccante ha concluso una stagione spettacolare col Fenerbahce (33 gol in tutte le competizioni) e si è regalato l'esperienza con l'Internacional di Porto Alegre. E al quinto gettone è andato subito in gol, contro un avversario peraltro niente male: suo il momentaneo vantaggio dei brasiliani in casa del River, coi Millionarios che però hanno poi rimontato chiudendo sul 2-1. Poco male, c'è ancora il ritorno in Brasile, ed Enner scalpita: una rete in sei presenze, tanto per cominciare.

Poi c'è Edinson Cavani. Lui non ha bisogno di presentazioni: nei club ha messo a segno 367 reti in 643 partite. Ora ha scelto il Boca per rilanciarsi dopo l'ultima avventura europea col Valencia. Pare il matrimonio ideale, quello con gli Xeneizes: l'occasione per esultare alla Bombonera pioverà negli ottavi di ritorno, contro gli uruguagi del Nacional (0-0 nei primi 90 minuti).

Se il Boca chiama, il River risponde con un colpo da urlo. Ecco Manuel Lanzini, figliol prodigo pronto alla terza esperienza coi Millionarios: nelle due precedenti ha collezionato 12 gol in 83 gettoni. Poi ha lasciato il segno al West Ham in cui è rimasto per otto anni. Di fronte a lui ora la possibilità di togliersi lo sfizio della Libertadores, dopo aver trionfato pochi mesi in Conference League.

L'Argentina si è rivelata richiamo irresistibile anche per Juan Fernando Quintero, colombiano passato anche da noi (fugace apparizione col Pescara, dieci stagioni fa). Fu l'uomo della Libertadores vinta dal River nel 2018, passata alla storia per la finale contro il Boca al Bernabeu di Madrid. Adesso, dopo una parentesi in Cina (un solo gol con lo Shenzen) e il ritorno poco fortunato coi Millionarios (un gol in 19 presenze), cambia aria. E ha scelto il Racing di Avellaneda: il mister è Fernando Gago, l'obiettivo è superare gli ottavi rimontando il 2-4 rimediato all'andata dai colombiani dell'Atletico Nacional.

C'è spazio anche per il Guerriero Arturo Vidal. Dopo 28 presenze in due anni col Flamengo, il 36enne cileno si è accasato all'Athletico Paranaense: 3 presenze in campionato, subito un cartellino giallo. Ma la sua garra può servire ai brasiliani per rimontare l'1-3 rimediato in casa del Bolivar all'andata.