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Lucas Beltran, l’attaccante vichingo che difende… come un mediano

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L'analisi del profilo del nuovo centravanti della Fiorentina: recupera in media 2,5 palloni a partita, duetta di prima coi compagni anche a centrocampo
Lorenzo Topello

Lucas Beltran piace alla Fiorentina e ai fiorentini per la sua capacità di lottare. Poco importa se sia un centravanti. Anzi, meglio: mai avulso dal gioco, già nella prima da titolare col Lecce si è mosso da "10" più che da "9", con spunti persino da "8". Ovvero da recuperatore seriale di pallone, da smistatore di traffico fra mediana e trequarti quando si è trattato di far salire la squadra. Di farla respirare.

Non è una novità per chi lo ha visto in Argentina, con la maglia del River Plate. In Sud America recuperava in media 2,5 palloni a partita sacrificandosi spesso, abbassando il baricentro appositamente per aiutare i suoi a ripartire. Ma allo stesso tempo calciava in porta 3 volte a gara: non una miseria, per una prima punta. Che ha infatti chiuso l'ultimo campionato con 12 marcature.

Ha scelto l'Italia esattamente come Mateo Retegui, attaccante a cui somiglia: entrambi sanno piantare il baricentro molto in basso per difendere la palla, entrambi amano dialogare di prima coi compagni. Ed entrambi hanno un buon senso della porta: ora Firenze vuol capire se in città sia finalmente arrivato quel 9 argentino di cui la maglia viola è orfana dai tempi di Batistuta.

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