Il Bayern parte logicamente favorito, anche se di incognite ce ne sono diverse. La Bundesliga scatta ai nastri di partenza, e i bavaresi di Tuchel come ogni anno sono i principali candidati alla vittoria finale. Eppure lo scorso anno la vittoria è arrivata piuttosto rocambolesca, più per demeriti del Dortmund che per meriti del Bayern. Pesa anche la sconfitta nettissima (0-3) contro il Lipsia costata la Supercoppa di Germania. L'arrivo di Kane servirebbe a placare le voci di dissenso che già si accumulano attorno al tecnico: sarà sufficiente per vincere ancora il campionato?
L'ANALISI
Riecco la Bundesliga: incognita Bayern, occhio a Dortmund, Lipsia e… Wolfsburg
A rincorrere, ovviamente, c'è il Dortmund. I gialloneri, dopo la cocente delusione del loro "5 maggio" dello scorso anno, ripartono con Sabitzer e Nmecha, estro e dinamismo fra centrocampo e trequarti per rivitalizzare Haller, Brandt e Reus. A sinistra è arrivato Bensebaini, parametro zero dal Gladbach: ha il compito di non far rimpiangere Guerreiro che si è accasato al Bayern.
Attenzione però al Lipsia. Che ha rivoluzionato la squadra e può diventare la mina vagante del campionato. Via Nkunku (al Chelsea), Szoboszlai (al Liverpool) e Gvardiol (al City): incassati 220 milioni, la dirigenza biancorossa si è data da fare. E ha consegnato a Marco Rose acquisti come Bitshiabu dal PSG, Seiwald e Sesko dal Salisburgo, ma soprattutto un attacco tutto nuovo con Xavi Simons, Baumgartnere il gran colpo Lois Openda (21 gol l'anno scorso col Lens trascinato addirittura in Champions League). Per la difesa è arrivato anche Castello Lukeba, classe 2002 che si candida a erede di Gvardiol. Se troverà la quadra, il Lipsia potrebbe seriamente ambire al titolo.
Poi le outsider. Il Borussia Moenchengladbach ha perso diversi pezzi: Thuram, Bensebaini, Beyer, Hoffmann e Stindl. Troppe cessioni, forse, per poter ambire alle zone nobili. Più interessante il mercato dell'Union Berlino, chiamato a partecipare alla prossima Champions: sono arrivati Tousart dall'Hertha, Volland dal Monaco e soprattutto Gosens dall'Inter. Vale la pena dare un occhio anche al meno gettonato Wolfsburg: reduce da un mediocre ottavo posto, il club biancoverde ha cambiato pelle prendendosi la classe di Lovro Majer in mezzo al campo (25 milioni al Rennes), la corsa di Maehle (12 milioni all'Atalanta) e piazzando una serie di colpi interessanti come quello di Cerny, che lo scorso anno, da ala, al Twente ha messo a referto 14 gol e 13 assist. Chissà che a Wolfsburg non ci si torni a divertire...
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