L'AVVERSARIO

Ucraina, con Rebrov la nazionale è imbattuta da giugno

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Ucraina, con Rebrov la nazionale è imbattuta da giugno
Oscar Maresca

L'Ucraina riparte da Rebrov, il ct arrivato a giugno sulla panchina della nazionale è ancora imbattuto: un rocambolesco 3-3 in amichevole contro la Germania in estate, poi due successi contro Macedonia del Nord e Malta. Lo scorso weekend anche un ottimo pari contro l'Inghilterra. Ora Yarmolenko e compagni sfidano l'Italia a San Siro, in palio tre punti fondamentali per evitare il pericolo playoff verso l'Europeo.

L'avversario Ucraina

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Rebrov ha due punti fermi: Zinchenko e Mudryk. Il primo dopo una stagione complicata con il Manchester City, appena un gol in 27 presenze, è stato venduto all’Arsenal. Per l’altro, il Chelsea ha pagato 100 milioni allo Shakhtar Donetsk lo scorso gennaio ma lui non ha ancora trovato il gol in maglia Blues. Le reti sono un problema per l’Ucraina: alla nazionale manca un attaccante che sappia risolvere le partite. Contro l’Inghilterra ha giocato Yaremchuk davanti, classe ’95 in prestito al Valencia, che l’anno scorso al Bruges ha realizzato appena due centri. Il suo sostituto è Dovbyk, preso dal Girona in estate, con 24 gol in 30 presenze di campionato con il Dnipro-1 nella passata stagione. L’unico “italiano” del gruppo è Malinovskyi, il centrocampista del Genoa non sarà in campo contro l’Italia perché infortunato e quindi fuori dai convocati.

Tanti dei giocatori ucraini oggi in campo hanno dovuto affrontare mesi difficili quando la Russia ha invaso il Paese. C’è chi ha pianto la morte dei parenti, i più fortunati hanno trascorso settimane chiusi nei bunker. Tra questi, c’era pure Georgiy Sudakov, la stellina dello Shakhtar: il giovane trequartista non ha mai lasciato l’Ucraina. Ha abbracciato stretto la sua Liza incinta della loro figlioletta nei freddi sotterranei della città. Poi a luglio ha trascinato l’U21 fino alla semifinale dell’Europeo, realizzando la doppietta decisiva nel 3-1 contro la Francia ai quarti. Con il club di Donetsk ha preso la maglia numero 10: è l’idolo dei tifosi e il futuro della nazionale. Che punta verso l'Europeo.

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