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Una Premier League di nuovo “cattiva”? La media ammonizioni è spaventosa

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Le prime giornate del campionato inglese evidenziano una nuova tendenza: piovono pure rossi
Lorenzo Topello

Quando si parla di arbitraggio "all'inglese" generalmente ci si riferisce ad un modo di dirigere la gara senza fischiare troppo, ammonendo il meno possibile. Privilegiando lo spettacolo, sostanzialmente. E in effetti il modello Premier League è diventato un marchio d'esportazione, caratterizzando in buona parte anche gli arbitraggi delle competizioni UEFA. Ma il vento Oltremanica sta cambiando: in queste prime giornate nel campionato inglese infatti si sta assistendo ad un aumento di falli e cartellini che ricordano la vecchia Premier, quella di trent'anni fa, ancora lontana dal diventare la lega più televista del globo.

Un ritorno alle ammonizioni, dicevamo. Nella seconda giornata la media cartellini è stata di addirittura 6,5 a partita, con ben 4 rossi. La gara fra gli Wolves e il Brighton si è chiusa con addirittura 11 cartellini, un dato anomalo per il calcio inglese. Rimangono invece in linea con la media dello scorso anno i falli: nel 2022-23 furono 21,1 a partita, dato identico a questa seconda giornata di Premier.

Nella terza giornata il trend si è leggermente abbassato, ma i rossi non sono mancati: ben 3 fra sabato e domenica e una media ammonizioni di 4,7 a partita. La gara più cattiva? Manchester United-Nottingham Forest: 10 cartellini.

Lo scorso anno la maglia nera di campionato più "cattivo" d'Europa è andata al Portogallo: 5,6 cartellini di media a gara, con la bellezza di 27,5 falli fischiati in ogni incontro.

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