gazzabet tennis Perché a Wimbledon ci si veste soltanto di bianco? Storia, aneddoti e curiosità

L'ANALISI

Perché a Wimbledon ci si veste soltanto di bianco? Storia, aneddoti e curiosità

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Perché a Wimbledon ci si veste solo di bianco? Storia, aneddoti e curiosità del torneo Slam sull'erba londinese
Lorenzo Topello

Wimbledon è alle porte. Ci siamo, sta per iniziare lo Slam in terra inglese, quello sull'erba dell’All England Lawn Tennis and Criquet Club. Chi corre per una poltrona da vincitore? Alcaraz e Sinner sono ovviamente in vantaggio su tutti, non fosse altro che per quella finale clamorosa al Roland Garros. Ma dietro di loro scalpitano in diversi pronti a regalarsi un colpaccio. Una cosa è certa: tutti si vestiranno di bianco. Ma perché è una tradizione inderogabile di Wimbledon?

Perché a Wimbledon ci si veste di bianco?

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Wimbledon esiste dal 1877. Ed è per eccellenza il trionfo della classe e dell’eleganza, che poco poteva però sposarsi con una conseguenza, inevitabile, per lo sport: il sudore.

Da qui, l’intuizione: imporre a tutti i giocatori di vestirsi esclusivamente di bianco, colore che meglio di tutti nasconde le macchie dovute al sudore. Non solo: in questo modo si manteneva anche al fresco i giocatori, soprattutto nelle giornate più calde che caratterizzano il tennis persino alle latitudini londinesi, dove pare sempre che la temperatura non possa mai innalzarsi.

Eccezioni alla regola del bianco a Wimbledon

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Nell’edizione 2022 la deroga fu concessa per un motivo socio-politico: il supporto al popolo ucraino dopo l’invasione russa. In questa occasione, diversi tennisti e tenniste optarono per polsini, magliette e pantaloncini ispirati al gialloblù dei colori della bandiera ucraina.

Motivi meno nobili riguardarono invece la curiosità su Annie White. Era il 1985 quando la tennista si presentò con una tuta, total white ma piuttosto aderente. L’arbitro dell’All England Lawn Tennis and Criquet Club la invitò a cambiarsi dopo pochi scambi.