Vent'anni, uno Slam da fuoriclasse. Numeri alla mano, Ben Shelton è fra le rivelazioni di questi Us Open. Anzi, la rivelazione: il classe 2002 è sbarcato fino alla semifinale, giocata a testa altissima contro un Djokovic poco umano e molto cyborg. A Nole, in serate così, è impossibile strappare il servizio: il serbo ha vinto l'84% dei punti con la prima di servizio (contro il 60% di Shelton), 112 punti complessivi contro gli 89 dell'americano e nessun errore gratuito in risposta. Statistiche chiarissime: Djokovic sbaglia raramente.
L'ANALISI
Us Open- Ben Shelton, la rivelazione: i numeri di uno Slam da favola

LONDON, ENGLAND - JULY 06: Ben Shelton of United States looks on against Laslo Djere of Serbia in the Men's Singles second round match during day four of The Championships Wimbledon 2023 at All England Lawn Tennis and Croquet Club on July 06, 2023 in London, England. (Photo by Shaun Botterill/Getty Images)
Poco male per Ben, che ha iniziato questo Slam da numero 47 del mondo e che vedrà il proprio ranking migliorare a dismisura. Il classe 2002 è il più giovane americano a raggiungere il penultimo atto a Flushing Meadows dal 1992: altra medaglia da portare al petto con orgoglio. Trentuno anni fa fu Michael Chang, anche lui ventenne, a giungere fra i primi quattro: il torneo però fu vinto da Edberg, in finale contro Pete Sampras.
Tornando a Shelton, il suo percorso fino alla semifinale è stato una marcia trionfale: 3-1 a Cachin, vittoria sul ritirato Thiem, 3-1 contro Karatsev. Ecco, nel match dei sedicesimi contro il russo, Shelton si è regalato la mostruosa cifra di 26 ace, con addirittura l'86% con la prima di servizio, approfittando anche dei 15 doppi falli di Karatsev: una macchina. Standard rimasti altissimi anche contro Tommy Paul agli ottavi: 16 ace, 36 colpi vincenti e il 67% di discese a rete positive. Ben sta crescendo sotto tutti gli aspetti: deve forse migliorare ancora molto sul discorso degli errori non forzati. Contro Nole, in semifinale, sono stati 43. E anche negli incontri precedenti, nonostante abbia vinto, Shelton spesso concede più errori gratuiti dell'avversario: può capitare, quando vuoi essere sempre propositivo. Ma in certi frangenti può rivelarsi letale.
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