Daniil Medvedev alza la voce. E' lui il terzo semifinalista degli Us Open. Ha vinto 3-0 il derby con Rublev soffrendo tutto sommato neanche molto (6-4-6-3 6-4 in 2 ore e 48 minuti) e adesso sogna la finalissima. E magari, chissà, il bis del trionfo del 2021 quando impedì a Djokovic di calare il Grande Slam.
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Us Open, Medvedev si risveglia sul cemento: ora vuole la finalissima
Una gara solida, come spesso confeziona il numero 3 del mondo. Era partito 0-3 nel primo set, un handicap che poteva buttare giù chiunque. Non si è fatto problemi e si è ripreso il break nel momento migliore dell'avversario, rientrando in parità. Poi ha calato il break per andare sul 5-4, mettendo la freccia per il sorpasso ideale. Una battaglia anche il secondo set, dove era sotto 2-3 con due servizi persi: ha rimontato anche lì, dimostrandosi compatto e cinico come pochi nel circuito. Ha chiuso con un buon 75% di punti vinti con la prima di servizio, e nonostante un numero maggiore rispetto a Rublev di errori non forzati (40 a 37); la sua forza si è dimostrata la discesa a rete (15 punti vinti su 19, una sentenza o quasi).
Medvedev e il cemento proseguono nel loro rapporto idilliaco. Con i 5 successi di questo Slam la sua storia a Flushing Meadows presenta un conto super sulla superficie veloce: 28 vittorie e 5 sconfitte dal 2016 a oggi. Perché non provare ad arrivare a 30, a questo punto?
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