LA STORIA

Quando una monetina fece piangere il Bologna in Coppa Campioni

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Finora l'unica partecipazione del club rossoblù al più importante torneo europeo risale al 1964. Quando tutto si decise per una monetina
Oscar Maresca

Il Bologna è in Champions League. Sono giorni di festa in città, il popolo rossoblù gioisce per un traguardo storico che mancava da 60 anni. La prima e unica volta che la squadra aveva giocato in Coppa Campioni era nella stagione 64/65, dopo lo spareggio scudetto vinto contro l'Inter di Herrera. La formazione allenata fa Fulvio Bernardini, con Nielsen e Pascutti davanti, aveva sfidato l'Anderlecht nel primo turno preliminare.

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Tutto per colpa di una monetina

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La gara d'andata finì 1-0 per l'Anderlecht, al ritorno invece il Bologna riuscì a imporsi 2-1 con le reti proprio di Pascutti e Nielsen. Con un risultato a testa, in quegli anni si disputava lo spareggio. La terza sfida fu giocata al Camp Nou di Barcellona con oltre 15mila tifosi rossoblù pronti a spingere la squadra. La gara terminò senza gol, anche ai supplementari nessuno riuscì a prevalere. In quel periodo i rigori non erano previsti. Quindi per scegliere chi avrebbe passato il turno si lanciava la monetina.

A far volteggiare in aria cinque pesetas fu l'arbitro spagnolo Zariquiegui. Al primo lancio la monetina cadde perfettamente in equilibrio conficcandosi nel terreno. Servì un ulteriore lancio per decretare la squadra vincitrice. Purtroppo a esultare fu l'Anderlecht, il Bologna venne eliminato senza riuscire a qualificarsi alla Coppa Campioni. Sessanta anni dopo, il fato ha rimesso tutto in ordine. Stavolta, per i rossoblù, il vento è a favore.

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